Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza

In programmazione: 23/04/2015

Descrizione

Film composto di 39 scene, alcune legate alcune completamente slegate tra loro compongono un mosaico di simpatiche e bizzarre gag. Il titolo del film è ispirato ad un dettaglio di un celeberrimo quadro del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio, “Cacciatori nella neve”, e fa riferimento alla stranezza dei comportamenti umani, qualora essi siano osservati da una prospettiva distaccata e “aliena” (come può essere appunto lo sguardo di un piccione che scruta la nostra specie). Roy Andersson si aggiudica il Leone d’oro con un film in cui mette in scena l’assurdità dell’esistenza umana in una escalation di sequenze tutte da (sor)ridere. Leone d’oro alla 71ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2014.


Viviane

In programmazione: 16/04/2015

Descrizione

Nel tribunale religioso di una località israeliana non specificata si esamina la richiesta di divorzio di Viviane Amsalem, che da tre anni ha lasciato il domicilio coniugale per incompatibilità col marito Elisha e risiede nel frattempo presso parenti. Per la legge israeliana, Viviane è un’emarginata sociale in libertà vigilata: non può avere nuove relazioni né una nuova famiglia. Non presentandosi alle udienze, Elisha allunga di proposito i tempi ed esaspera Viviane, il suo avvocato, i rabbini. Il dovere delle autorità religiose è preservare la “pace domestica”, riconciliare le parti in causa e ascoltare le testimonianze degli amici veri e presunti della coppia. La vicenda si trascina tra rinvii continui, per cinque anni, concludendosi dopo un estenuante testa a testa tra marito e moglie, in un progressivo smascheramento di prevaricazioni e formalismi che non coinvolge tutti i presenti in aula.

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Mr. Turner

In programmazione: 09/04/2015

Descrizione

Il film è dedicato alla vita del celebre pittore J.M.W. Turner, uno dei più importanti esponenti della storia dell’arte britannica, vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Mike Leigh, uno dei registi più abili e intelligenti di sempre, realizza il film più atipico della sua carriera con un incremento della sua poetica che, stavolta, passa in buona misura anche dalla componente visuale. Festival di Cannes 2014. In concorso.

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Storie pazzesche

In programmazione: 26/03/2015

Descrizione

Un uomo decide di vendicarsi di tutti quelli che gli hanno fatto del male riunendoli in un luogo improbabile; un gangster capita per caso nel diner dove lavora la figlia di una delle sue vittime; un diverbio fra automobilisti si trasforma in un massacro grandguignolesco; un ingegnere vessato dalle multe trova il modo di vendicarsi; un incidente automobilistico dà il via ad una gara fra avvoltoi; un matrimonio da favola sfocia in un’escalation di insulti e ricatti.
Storie pazzesche è un buon esempio del lato commerciale (ma non privo di cura registica) del nuovo cinema argentino e riflette sui mostri della modernità lasciandosi dietro un retrogusto amaro. L’imprinting della commedia all’italiana è fortissimo, ma rispetto ai film comici a episodi prodotti in Italia in tempi recenti Storie pazzesche rimane saldamente agganciata alla realtà del paese che racconta, e tanto i dialoghi quanto le svolte narrative mantengono un occhio alla contemporaneità e un orecchio al vero modo di esprimersi della gente.

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Jimmy’s Hall

In programmazione: 26/03/2015

Descrizione

Ken Loach torna all’Irlanda raccontata in “Quel vento che accarezza l’erba” che gli era valsa la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2006. Racconta la vera storia di Jimmy Gralton, un comunista esiliato dal suo paese per il crimine di aver voluto da vita a un luogo (la Hall del titolo) precursore dei centri sociali. Festival di Cannes 2014 in concorso.

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Pride

In programmazione: 19/03/2015

Descrizione

Londra, 1984. Joe partecipa tra mille timidezze e ritrosie al Gay Pride e si unisce alla frangia più politicizzata del corteo, già proiettata sulla successiva battaglia in difesa dei minatori in sciopero contro i tagli della Thatcher. Guidati dal giovane Mark, i LGSM (Lesbians and Gays Support The Miners) cominciano il loro difficile percorso di protesta, che li conduce in Galles, nella remota comunità di Dulais. Superata l’iniziale ritrosia, tra attivisti gay e minatori nascerà una sincera amicizia e un’incrollabile solidarietà umana.
Uno spunto narrativo dal potenziale micidiale che ha sorprendentemente atteso trent’anni prima di essere trasposto su grande schermo. Matthew Warchus – il sottovalutato Simpatico e un notevole curriculum teatrale alle spalle – raccoglie la sfida, forzando la verità storica (la solidarietà era molto più articolata e diversificata, non coinvolgeva solo una comunità gallese e un gruppo di attivsti londinese) quel tanto che basta per rendere Pride un possibile campione d’incassi. Di quelli destinati in egual misura a essere amati e detestati, per la capacità di concentrare cliché e situazioni già viste in anni di cinema popolare britannico, con in mente solo il grande pubblico privo di pretese intellettuali.

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Due giorni una notte

In programmazione: 12/03/2015

Trama

Sandra ha solo un fine settimana per riuscire a convincere i suoi colleghi – con l’aiuto del marito – a sacrificare i loro bonus in modo che lei possa mantenere il suo posto di lavoro. I fratelli Dardenne, con la sensibilità che da sempre contraddistingue la loro produzione cinematografica, affrontano una storia originale e feroce palesando al pubblico la terribile verità che si nasconde dietro l’incertezza del lavoro. Interprete perfetta Marion Cotillard. Festival di Cannes 2014.

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Hungry Hearts

In programmazione: 05/03/2015

Descrizione

Jude è americano, Mina è italiana. S’incontrano per caso a New York. S’innamorano, si sposano e presto avranno un bambino. Si trovano così in poco tempo dentro una nuova vita. Sin dai primi mesi di gravidanza Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. E’ un infallibile istinto di madre a suggerirglielo. Suo figlio deve essere protetto all’inquinamento del mondo esterno e per rispettarne la natura bisogna preservarne la purezza. Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a trovarsi un giorno di fronte ad una terribile verità: suo figlio non cresce ed è in pericolo di vita, deve fare presto per salvarlo. All’interno della coppia inizia una battaglia sotterranea, che condurrà ad una ricerca disperata di una soluzione nella quale le ragioni di tutti si confondono. Saverio Costanzo realizza il film più urgente, ossessionato e inquietante fra quelli presentati a Venezia 2014. Premiato con due Coppe Volpi ai due interpreti Alba Rohrwacher e Adam Driver.

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Mommy

In programmazione: 26/02/2015

Descrizione

E’ la storia di una madre che si prende in carico un ragazzo con un passato oscuro alle spalle. Sembra non arrestarsi la crescita del giovane regista canadese Xavier Dolan, un autentico genio del cinema rivelatosi già nel 2012 alla Mostra di Venezia con “Tom à la ferme” purtroppo mai distribuito in Italia. Con quest’ultimo film si è invece aggiudicato il Premio speciale della giuria a Cannes 2014. Un’opera “Mommy” sentita e toccante. Un piccolo, devastante capolavoro.
Cannes 2014 – premio speciale della giuria.

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Il regno d’inverno

In programmazione: 19/02/2015

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Aydin, attore in pensione, gestisce un piccolo hotel nell’Anatolia centrale, insieme alla giovane moglie Nihal dalla quale è sentimentalmente, e sua sorella Necla ancora soffre dal suo recente divorzio. In inverno mentre la neve copre piano piano l’intera steppa, l’hotel diventa il loro rifugio, ma anche il teatro dei loro conflitti. Bellissimo ed impegnativo film del grande regista turco Nuri Bilge Ceylan, tratto da tre novelle di Cechov, colpisce visceralmente nel segno con la forza di un realismo di interessi asfittici e di aperture allo sconfinato esterno.
Palma d’Oro al Festival di Cannes 2014.

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Class enemy

In programmazione: 12/02/2015

Descrizione

L’inegnante di ruolo deve assentarsi perché prossima al parto e al suo posto arriva nel liceo sloveno il professore di tedesco Zupan. I metodi dell’uomo sono rigidi, freddi e punitivi, agli occhi di una classe abituata ad un clima di amichevole negoziazione tra allievi e professori. Quando una studentessa, Sabina, si suicida apparentemente senza motivo, i compagni sconvolti incolpano il professore e le sue richieste troppo esigenti. Ma, nel corso del lutto, il fronte unito della ribellione contro Zupan comincia ad incrinarsi e il vortice delle accuse si complica e si esaspera.
“Voi sloveni, quando non vi suicidate, vi uccidete tra voi”, sentenzia un ragazzo asiatico, illuminando una delle chiavi di lettura di questo riuscitissimo lungo d’esordio di Bicek. Ma, fuori dal racconto come dentro di esso, non è tutto bianco e nero, e al giovane regista non interessa solo la metafora della classe come riflesso in piccolo di una società ancora divisa al suo interno tra fazioni opposte che risalgono alla seconda guerra mondiale, né l’aderenza ad una realtà drammatica che conta in Slovenia un numero di suicidi a tutt’oggi ancora altissimo: nel suo film, mette anche un po’ di sé, con il ricordo della radio scolastica e l’episodio cardine del suicidio di una di una ragazza, che ha fatto parte della sua storia di liceale.
Soprattutto, mette in gioco una riflessione tra la modernità educativa, intesa come deresponsabilizzazione e protezione ad oltranza dei giovani dai dolori della vita, e vecchia scuola, più formativa ma meno empatica. Nel mondo odierno del “Al lupo! Al lupo!”, la serietà di Zupan lo porta a venir accusato niente meno che di nazismo e ad essere identificato con un sistema -questo sì inflessibile e immutabile- rispetto al quale la sua cultura è invece probabilmente l’unico antidoto possibile. Detto questo, Bicek si guarda bene dal fare del professore un martire, ma non salva nemmeno la ragazzina introversa o il compagno che ha perso la madre, costruendo un’escalation di sospetti e dispetti che include tutti quanti e conduce ad una vera e propria guerra, silente e camuffata come sono i peggiori conflitti sul nascere. L’abilità dell’autore, infine, sul terreno di un film tutto sommato piccolo e lineare, è proprio quella di far confliggere l’alto tasso di emotività in gioco con una messa in scena calibrata e pumblea che, se da un lato lo reprime, dall’altro ne alimenta il fuoco sotterraneo.
Il suicidio, allora, lungi dall’essere il tema del film, è solo il pretesto per fare della classe un simbolico ring, dove ci si avventa l’uno contro l’altro sull’onda delle emozioni, ma, proprio per questo, si percuote senza esclusione di colpi.


Hiroshima mon amour

In programmazione: 05/02/2014

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Una francese ed un giapponese s’incontrano a Hiroshima, dove la prima si è recata per recitare una parte in un film di propaganda pacifista, mentre l’altro vi ha il suo domicilio e vi esercita la professione di architetto. Nessuno dei due ha una conoscenza esatta dei terribili casi successi a Hiroshima al tempo della distruzione della città: non hanno “visto”. Uno dei film chiave della Nouvelle Vague e primo lungometraggio di un grande maestro del cinema: Alain Resnais.
Da un romanzo di Marguerite Duras (co-sceneggiatrice) il regista ha realizzato un film incantatorio e dialettico la cui importanza innovatrice e precorritrice, nell’evoluzione del linguaggio filmico, ha superato la prova del tempo. Nominato per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 1959.

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Io sto con la sposa


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In programmazione: 29/01/2015

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Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.

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Le cose belle

In programmazione: 22 gennaio 2015

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La fatica e la bellezza di crescere al sud attraverso le storie di quattro ragazzi, raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza nella Napoli piena di speranza del 1999 e l’inizio dell’età adulta in quella paralizzata di oggi.

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The look of silence

In programmazione: 15 gennaio 2015

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Alla fine degli anni ’60 in Indonesia, a seguito dell’instaurazione di una dittatura, una terribile ondata di repressione contro chiunque fosse sospettato di comunismo (o in generale di essere un oppositore del sistema) ha portato ad efferati omicidi perpetrati da tutti i livelli della scala gerarchica militare. Questi omicidi negli anni non sono mai stati condannati ufficialmente e chi li ha commessi è ancora al potere. Oggi il fratello di una delle vittime gira con una troupe cinematografica per andare a parlare con i responsabili e cercare di ottenere da loro non vendetta ma anche solo un’ombra di pentimento e assunzione di responsabilità.

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Il giovane favoloso

In programmazione: 08/01/2015

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Leopardi è un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa che è una biblioteca. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L’alta società Italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta. Per rendere omaggio ad una grandissima figura di poeta e filosofo, Mario Martone ha reso il film un atto d’amore verso la cultura e la bellezza sempre più bistrattata e mortificata soprattutto in Italia.

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Locke

In programmazione: 18/12/2014

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Ivan Locke ha lavorato sodo per costruirsi la sua vita. Stanotte quella vita gli crollerà addosso. Alla vigilia della sfida più grande di tutta la sua carriera, Ivan riceve una telefonata che scatenerà una serie di eventi dagli effetti catastrofici per la sua famiglia, la sua carriera e la sua anima.
L’attesa opera seconda di Steven Knight supera piacevolmente le aspettative. Talentuoso sceneggiatore, con “Locke” eccelle nell’esercizio della scrittura ideando un percorso di 90 minuti in cui il tempo della storia e del racconto coincidono. Un esempio di come una superba sceneggiatura e un bravo attore possano bastare a fare un grande film. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2013.


Una Promessa

In programmazione: 11/12/2014

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Germania 1912. Un giovane di umili origini si innamora della bella moglie del suo ricco benefattore: un amore impossibile, un amore inconfessabile ma sincero e profondo. Poi il distacco, la guerra, la lontananza. E infine il ritorno, dopo un silenzio di anni. Come sarà il nuovo incontro, come saranno ora i loro sentimenti?
Trasposizione del romanzo di Stefan Zweig, Patrice Leconte ancora una volta si rinnova donando una modernità effervescente al testo e fa del sentimento amoroso la materia stessa del suo cinema. Senza nulla concedere al sentimentalismo e restituendoci una percezione del tempo che passa o che non passa più. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2013. Fuori concorso.

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Le meraviglie

In programmazione: 4 dicembre 2014, ore 21.00

Descrizione

L’estate di quattro sorelle capeggiate da Gelsomina, la primogenita, l’erede del piccolo e strano regno che suo padre ha costruito per proteggere la sua famiglia dal mondo “che sta per finire”. E’ un’estate straordinaria, in cui le regole che tengono insieme la famiglia si allentano: da una parte l’arrivo nella loro casa di Martin, un ragazzo tedesco in rieducazione, dall’altro l’incursione nel territorio di un concorso televisivo a premi, “il paese delle Meraviglie”, condotto dalla fata bianca Milly Catena. Alice Rohrwacher alla sua seconda prova registica (dopo “Corpo Celeste”) conquista il Gran premio della Giuria a Cannes 2014 ed il Nastro d’Argento Speciale.

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Un insolito naufrago nell’inquieto mare d’oriente

In programmazione: 27 novembre 2014, ore 21.00

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All’indomani di una tempesta, il pescatore palestinese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsi dell’insolito naufrago, l’uomo decide di “approfittare” di quella pesca inaspettata, lanciandosi in una ingegnosa quanto rocambolesca iniziativa… L’opera prima di Sylvain Estibal, giornalista e scrittore di origine uruguaiana, è una commedia che azzarda in un territorio delicato come la Striscia di Gaza e tratta con umorismo, poesia e stravaganza l’antagonismo arabo-israeliano. Denunciando una volta di più una situazione irragionevole e la medesima inquietudine fra i due popoli.
Una piccola commedia che trova il giusto equilibrio tra farsa e fiaba, tra giudaismo e islamismo

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Walesa – L’uomo della speranza

In programmazione: 20 novembre 2014, ore 21.00

Descrizione

Com’è potuto accadere che una sola persona abbia cambiato così straordinariamente il mondo? Si tratta di una questione sia politica che psicologica. Andrzej Wajda penetra nel privato e persino nella sfera intima del leader sindacale per cercare di cogliere il fenomeno della sua incredibile metamorfosi: da semplice operaio, concentrato sui propri doveri quotidiani, a leader carismatico. A Wajda il merito di integrare con perfetta coerenza e ritmo incalzante la figura dell’uomo con i fatti che lo vedono protagonista e i filmati d’epoca che si fondono nella finzione.

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Song e’ Napule

In programmazione: 13/11/2014

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Napoli, oggi. Paco dopo il diploma al Conservatorio, è un pianista raffinato e disoccupato. La mamma trova una raccomandazione per farlo entrare nella polizia, ma la sua totale inettitudine lo relega in un deposito giudiziario. Un giorno arriva il commissario Cammarota, un mastino dell’anticrimine che lo prende nella sua squadra. Questo incontro segnerà una svolta nella vita e nella carriera di Paco con conseguenze imprevedibili… I registi Marco e Antonio Manetti (Manetti Bros) hanno coronato con un meritato successo una lunga militanza tra cinema popolare e di genere, realizzando una spassosa, intelligente, scoppiettante commedia con una girandola di trovate tra i vicoli di una Napoli sconosciuta ai turisti. Una Napoli dalle contraddizioni insolubili, ma anche dalle intuizioni geniali. Il film indipendente italiano di maggior successo nel 2014. Nastro d’Argento 2014 per la migliore commedia. David di Donatello per la colonna sonora e canzone


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